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Plataci-10/04/2018: Un Aeroporto per il decollo della Piana di Sibari

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PLATACI La Piana di Sibari: tra potenzialità inespresse e progetti rimasti per strada rimare un’area sospesa tra la sua storia millenaria e le difficili prospettive di rilancio.

Di tutto questo si parlerà sabato a partire dalle ore 16.00 nella Sala Consiliare del Comune di Plataci nel corso di un Convegno-Dibattito organizzato dall’Amministrazione Comunale di Plataci guidata dal sindaco Franco Tursi ed a cui hanno assicurato la loro partecipazione il Presidente del Collegio dei Geometri della Provincia di Cosenza e numerosi sindaci del Comprensorio. Sarà l’occasione per riprendere e provare a rilanciare il discorso sull’Aeroporto della Sibaritide che per le popolazioni della vasta area interregionale calabro-lucana che

va da Cariati fino al Metapontino rimane uno dei sogni rimasti nel cassetto e un grave “vulnus” della politica regionale e nazionale. Un’area, questa, dalle forti potenzialità turistiche che restano inespresse anche a ragione della carenza infrastrutturale e del suo storico isolamento geografico.

A relazionare sul tema, dopo il saluto del sindaco di casa Avv. Francesco Tursi, sarà il Geom. Domenico Stamati.

«E’ comunque doveroso ammettere – ha dichiarato il Geom. Stamati nell’anticipare i temi del dibattito – che un tentativo forte e lungimirante è stato fatto nel passato, allorquando sono stati progettati e realizzati il porto di Sibari e i Laghi di Sibari.

Un progetto, quello, – ha aggiunto Stamati – che si è però interrotto lasciando tutto il territorio in una condizione sospesa nella quale nel frattempo, però, le progettazioni e le realizzazioni di pezzi di Superstrada e di Autostrada, tra cui l’ammodernamento della S.S. 106 Jonica, si realizzano senza tenere in considerazione l’imprescindibilità della mobilità veloce che non può realizzarsi senza il trasporto aereo.

E la stessa sovrapposizione incontrollata di tracciati stradali – ha messo in guardia il Geom. Stamati – rischia di compromettere la possibilità di realizzare una struttura aeroportuale che, come è noto, richiede una superficie consistente. L’Aeroporto della Sibaritide – secondo Stamati – può essere un punto di partenza per incominciare ad immaginare un nuovo sviluppo territoriale attraverso un’infrastruttura moderna, capace di velocizzare la mobilità delle popolazioni e delle merci e che sia capace di generare un’economia flessibile e al passo coi tempi».

Pino La Rocca